Abbiamo affrontato più volte il problema della qualità del pellet e della necessità della certificazione EN Plus A1 per la sicurezza delle stufe e dell’ambiente. Per riconoscere un prodotto di qualità, oltre a tener conto dei parametri riportati sull’etichetta, sarebbe buona norma fare dei test casalinghi per verificare che se sui sacchi sono riportati dei valori veritieri.
Innanzitutto il pellet di qualità deve essere costituito da cilindri di diametro costante e avere una superficie liscia e lucida. All’interno dei sacchi non deve essere presente troppo legno in polvere. È importante controllare che le confezioni siano integre: il pellet tende ad assorbire umidità. L’umidità infatti non solo riduce il potere calorifico, aumentando i fumi emessi e la cenere, ma gonfia il prodotto che potrebbe creare problemi alle stufe e alle caldaie.
- Prendere un bicchiere di acqua fredda.
- Prendere alcuni tocchetti che si vuole testare.
- Immergerli, indicativamente, per un minuto.
Innanzitutto, se vanno a fondo il pellet è di ottima qualità, se rimangono a galla no. Ora il pellet può rimanere compatto e non subire alcuna deformazione oppure può sfaldarsi completamente.
Nel primo caso, la compattezza è sinonimo di presenza di collanti chimici, che oltre a poter essere dannosi per la salute, causano anche un basso rendimento. Al contrario, se il prodotto si sfalda significa che non ci sono collanti o che si tratta di legno naturale pressato.