Ci sono diverse opzioni economiche per il riscaldamento domestico che utilizzano combustibili di tipo “biomassa” come fonte di energia, e che richiedono solo alcune modifiche o settaggi specifici nella stufa a pellet. Tuttavia, è importante verificare sempre il libretto di uso e manutenzione della stufa e consultare un tecnico specializzato.
Il cippato di legna è un legno ridotto in scaglie molto piccole che possono passare attraverso la griglia della coclea. Se il cippato è fine e ben essiccato, può essere bruciato senza problemi in una caldaia a pellet. È possibile produrre il proprio cippato con una cippatrice, che permette di tritare tutti i tipi di legno, come ad esempio le potature stagionali degli alberi.
I gusci di frutta secca, come quelli delle nocciole e delle noci, sono un ottimo combustibile per le stufe. Tuttavia, è importante macinarli prima di usarli per evitare che blocchino la coclea. Questi gusci hanno un alto potere calorifico e sono privi di umidità, il che li rende uno dei migliori combustibili in termini di resa e basso contenuto di ceneri.
Il nocciolino è un prodotto ottenuto dalla sansa di olive, costituito principalmente da noccioli e da altri residui come polpa essiccata e buccia. È un combustibile molto richiesto per le caldaie a biomassa, ma può essere utilizzato anche nelle stufe a pellet. Ha un potere calorifico superiore a quello del pellet, con una minore produzione di cenere, e negli ultimi anni ha conosciuto un grande successo. Tuttavia, a differenza degli altri combustibili a biomassa, per bruciare il nocciolino in una stufa a pellet è necessario modificare il braciere e settare alcuni parametri, in quanto il nocciolino è molto più piccolo e potrebbe finire direttamente nel cassetto delle ceneri senza essere bruciato.
Anche il mais è diventato una fonte di energia molto ambita grazie alla sua elevata resa energetica, al suo alto potere calorifico e al suo prezzo conveniente. Il potere calorifico del mais è addirittura il 30% superiore a quello del pellet, anche se il mais è più umido con un contenuto di umidità del 15%. Nonostante l’alta umidità, la resa del mais è del 90% rispetto a quella del pellet. Inoltre non emette fumi e garantisce una combustione pulita. Il mais per il riscaldamento non è lo stesso che viene utilizzato per scopi alimentari. Ha un potere calorifico tra i 4 e i 6 kWh/Kg. Non può essere utilizzato da solo, ma deve essere mescolato con il pellet o con altri combustibili in una caldaia a biomassa.